Questo è il regalo che mio figlio ha preparato all’asilo, insieme alle maestre, per festeggiare la Mamma.
Non posso che essere orgogliosa e onorata di ricevere tale dono.
Ma me lo merito?
Quante domande in questa giornata a noi mamme dedicata.
E’ quasi scontato che all’età di mio figlio, lui non abbia occhi altro che per me.
E la gioia con cui mi ha consegnato il frutto del suo lavoro è stata la stessa che ha manifestato quando ha dato al suo papà il regalino fatto da lui per la Festa del Papà.
E’ normale che adesso siamo noi il suo punto di riferimento. Siamo ciò che lui ama in maniera incondizionata; anche quando piange o ci sfida con qualche bizza, in realtà è noi che ama più di ogni altra cosa al mondo.
Ma sarà sempre così?
Io spero di si ovviamente. Ma sono anche convinta che molto dipenda da cosa faremo d’ora in poi.
Da come riusciremo a porci nell’arco della sua vita. Da quanto, ma soprattutto da come, saremo presenti.
Ecco quindi quello che vorrei essere da grande:
1. una mamma che osserva i bisogni di suo figlio e percepisce senza necessità di chiedere;
2. una mamma che parla poco, che lascia parlare senza chiedere. Non sempre il silenzio è privo di parole;
3. una mamma che non si impone con le sue scelte o pareri non richiesti;
4. una mamma che non giudica le scelte del figlio, anche se non le condivide;
5. una mamma che saprà stare al suo posto quando il proprio figlio non avrà più bisogno dei suoi consigli.
Non ho una ricetta per arrivare a tali traguardi. Ma so che è quello che vorrei.
Lo vedrò solo vivendo. Sperando di non fare troppi errori e di riuscire a capire quando necessario modificare il tiro.
A quel punto se nel giorno della Festa della Mamma riceverò un fiore con un biglietto su cui è scritto: “Auguri Mamma“, sarò la donna più felice del mondo.
Auguri Mamme!!!

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