La dipendenza da tecnologie nei bambini sta diventando un argomento di interesse in questi ultimi anni.
Internet e i video giochi e l’ampia possibilità di scelta sono un magnete difficile da cui non farsi attrarre. Ma sappiamo anche bene che questo aspetto, se non ben gestito specialmente nella tenerà età, può portare anche a problemi seri.

Un libro che parla di dipendenza da tecnologie

C’è un libro, che alla prima lettura mi ha lasciato senza parole, tanto l’ho trovato azzeccato, delicato e sincero in cui si parla di amicizia, ma anche di come la tecnologia possa cambiarci e come possiamo tutelarci dal suo lato “meno buono”.
Questo testo è indicato per bambini dagli 8 anni in su, ma nella nostra libreria è entrato quando mio figlio aveva appena 3 anni. 

Qualche tempo fa  abbiamo partecipato alla Festa del libro 2015 di Montereggio, il cosiddetto Paese dei Librai e di cui ho parlato qui.

Pur non essendoci attività per bambini, l’aria pulita e familiare che abbiamo respirato in quel paese, il piccolo parco giochi e le tante bancarelle di libri nuovi e usati, alcune delle quali esponevano anche volumi per bambini, hanno riempito di gioia le nostre giornate.
 
Proprio in una di quelle librerie self-service di cui parlo nell’articolo che vi ho linkato, mio figlio mi chiese di poter scegliere un libro per sé.
 
E tra i tanti che c’erano, probabilmente attratto dalle illustrazioni, scelse “Eli & Mo: amici in rete” scritto e illustrato da Roberto Luciani e pubblicato all’interno della Collana editoriale “Io sto bene”, realizzata da Regione Toscana – Assessorato al Diritto alla Salute, Fondazione Ospedale Meyer e Giunti Progetti Educativi.

– Aggiornamento: Librì Progetti Educativi ha pubblicato la seconda edizione nella Collana Colli Lunghi e potete trovarlo qui.
 
Insomma, con nostro grande stupore ci chiese i “soldini” indicati sul retro e andò a inserirli nella apposita cassetta.
 
Come potevo quindi esimermi dal leggergli questo libro, pur sapendo che forse sarebbe stato troppo difficile da capire per lui; ma le simpatiche illustrazioni sono state di grande aiuto e gli hanno permesso piano piano di entrare sempre di più nella storia.
 
Il risultato è stato che ci siamo innamorati in due di questo libro, anzi in tre, perché anche il papà è rimasto colpito da come con tanta semplicità si riesca ad affrontare argomenti tanto complessi.
 
Si, perché dentro questa semplice storia, l’autore riesce a parlare di tantissime cose: si va dall’affrontare il tema della differenza tra realtà e immaginazione, alla dipendenza da tecnologie, a come la mediazione di internet e dei social network facciano sembrare sempre la realtà diversa e illusoria.
 
La storia parla di Eli, una piccola moschina e Mo, un grande elefante (notare anche l’ironia nello scambio dei diminutivi dei nomi), che conoscendosi solo tramite computer, in un giorno di temporale che manda in tilt la rete elettrica, decidono di incontrarsi di persona dando inizio così a una relazione diversa, riuscendo anche a superare l’imbarazzo iniziale.
 
La storia si conclude con la promessa di continuare a frequentarsi, non più solo tramite computer, ma dal vivo, per una bella gita in bicicletta il giorno dopo.
 
Un testo positivo che può aiutare i più giovani non solo a capire gli effetti nocivi della dipendenza digitale, ma anche che non è conveniente affidarsi alla nostra immaginazione.
 
È molto più sano avere conoscenze sincere, faccia a faccia, che mettono in mostra i propri difetti, ma anche i nostri pregi, facendoci quindi scoprire che la relazione umana è molto più interessante se reale invece che virtuale.
 
Sono molto felice di avere scoperto questo libro che consiglio a questo punto davvero per tutte le età.
Per i più piccoli sarà solo una lettura divertente, per i più grandicelli, un’ottima occasione di confronto su temi importanti e complessi.
 

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