Ve lo immaginate un posto “Senza”? Senza colori, odori o sapori?
Eppure in questo libro è più che reale.

città di nome Senza Chiara Gamberale

Un silenzio inquietante invadeva l’unica strada di Senza e l’oscurità caratterizzava il luogo.
Molti definivano la città come deserta e disabitata, ma noi sappiamo bene che andando oltre le apparenze è possibile scoprire qualcosa di più profondo, spesso invisibile all’occhio.

Senza, infatti, era tutt’altro che abbandonata.

All’interno di quei freddi monumenti grigi si consumava la vita di cinque simpaticissimi personaggi.

Ad abitare il primo palazzo era Fuoco, un tipino rosso tutto cuore che urlava per la rabbia, ma subito dopo s’innamorava follemente. Ma chi amava? Con chi si arrabbiava?
Era difficile star dietro a quel gran cuore tant’è che non riusciva mai a dormire. Mangiava fragole rosse, la sua casa era tutta rossa e rosso era l’unico colore che conosceva.

Nel palazzo accanto viveva Pepita, una simpatica bambina tutta gialla che passava il tempo a mangiar pannocchie gialle e contar monete gialle così come gialla era la sua casa.

La vicina signorina Blues era invece un’artista. Amava ballare, cantare e suonare nella sua casa tutta blu.

Il signor Carbone, dal quarto palazzo, andava avanti e indietro su pavimenti tutti neri e pareti color cenere.
Un nostalgico nonnino con il bastone che ricordava, per giornate intere, i suoi momenti felici passati in gioventù.

L’ultimo protagonista, Mister Green, amava la natura e tutto nella sua casa era di color verde, come lui.

Le giornate dei nostri personaggi si svolgevano all’ombra e l’esistenza dell’uno era all’oscuro dell’altro.

Fuori dalla solita routine

Ma la vita, si sa, è imprevedibile ed un giorno decide di stravolgere quella noiosa routine.
Come?
Con un vento fortissimo, talmente forte che fa oscillare le case e tutti gli abitanti sono costretti a precipitarsi in strada per la paura.

Lí si ritrovano, sono costretti ad incontrarsi e capiscono finalmente di non essere soli e con non poche difficoltà iniziano a conoscersi.

Cosa non facile quando si vive sempre in solitudine.

Ma nonno Carbone, il più saggio, capisce che la conoscenza deriva dalla condivisione di ciò che più si ama fare.

Un insegnamento, questo, da non dimenticare mai e capace di abbattere qualsiasi muro per aprirsi alla diversità.

Tutti i colori della vita, questo il titolo di questo splendido testo scritto da Chiara Gamberale, scrittrice e conduttrice di vari programmi televisivi e radiofonici, che con queste pagine regala ai bambini un modo diverso di vedere le cose.

Li invita ad andare oltre le apparenze e ad aprirsi alla diversità.

Grazie anche alle bellissime illustrazioni di Valeria Petrone, già vincitrice del Bologna Ragazzi Digital Award e del premio Andersen, si assiste alla trasformazione della città Senza in città Vita.

La condivisione delle differenze rappresenta, nel testo come nella vita, un valore importante capace di colorare il grigio dei giorni più bui.

 


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2 Replies to “Un libro sui colori per imparare dalla diversità”

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