Che fatica gestire le emozioni! E da quei fatidici terrible two, quanti tentativi dobbiamo fare noi genitori per provare ad aiutare i nostri bimbi ad affrontare la rabbia e tutte le forti inquietudini che crescendo si ripropongono in forme e modalità sempre diverse.
In questo articolo vi avevo raccontato il nostro modo per combattere questi momenti difficili, dipingendo la nostra scatolina della rabbia. In quel caso lo spunto era stato preso dal libro Che rabbia! di Mireille d’Allancé edito da Babalibri.
Stavolta invece vorrei parlarvi di un libro diverso che proprio attraverso la storia di Nino, il Rinoceronte sempre arrabbiato, stimola il giovane lettore ad immaginare un modo per affrontare i suoi momenti di difficoltà.
Il libro, Che rabbia, Nino!, scritto da Isabella Paglia e illustrato da Marco Viale ed edito nella collana Prime Letture da Mondadori, è indicato per bambini dai 3 anni in su. E’ simpatico, è colorato e oltre al tema della rabbia parla di quello dell’amicizia. Nonostante infatti Rino sia sempre arrabbiato, i suoi amici lo circondano di affetto aiutandolo a trovare il suo antidoto alla rabbia.
Proprio come succede ai nostri piccoli nell’età difficile dei terrible two, anche a Nino sale la rabbia senza che sappia il motivo. Sente come un fuoco che sale dentro, ma non sa fermarlo e qualsiasi cosa diventa quindi il pretesto per un bello sfogo di rabbia.
I suoi amici speciali lo aiuteranno quindi a trovare il suo modo per stare meglio, imparando a riconoscere in anticipo quali sono i momenti a rischio e quale stratagemma si può utilizzare per poter affrontare il disagio.
Non c’è bisogno di essere arrabbiati per riflettere sui propri interessi. E così con l’aiuto di Nino e dei suoi amici anche noi potremo capire che è facile rilassarsi con una grande corsa (come la leonessa), oppure ascoltando la musica a tutto volume (come la lepre Sofia), oppure buttandosi nello stagno “con un grande splash” (come fa l’ippopotamo).

È un libro ben scritto che non punta il dito sul bambino e il suo comportamento sbagliato, ma aiuta a capire come non arrivare a sbagliare.
Come ci dice Mimmo il gufo:
<<Sentirsi arrabbiati non è sbagliato, ma lasciare che la rabbia ti faccia fare cose brutte, si>>.

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