Oggi vorrei parlarvi di un testo molto particolare e molto bello che mi è stato consigliato dalla Libreria Io gioco e leggo di Pisa dove la settimana scorsa si è tenuto anche un laboratorio a tema all’interno della annessa ludoteca, tanto è stato considerato ricco di significati.
Mi ha molto incuriosito e ho quindi deciso di farlo testare a mio figlio che, come esplicito nella mia pagina Collaborazioni, è da sempre il mio giudice più esigente in campo di letture.
Posso dire che la prima risposta è stata sicuramente positiva.
Appena ho finito di leggere, ha esclamato: “Ancora“!
E conoscendolo, questa è una delle esclamazioni più importanti!
Sono già due sere che mi chiede di leggere il “libro nuovo“.
Indicato per bambini dai 4 anni di età, credo che possa essere compreso nella profondità dei messaggi che trasmette solo dai 7-8 anni in poi.
Ma, come dico sempre, la conoscenza si fa a piccole gocce. A piccoli step.
Quindi leggiamo, leggiamo e leggiamo ai nostri bimbi. Impareranno piano piano, anche se quello che non sembra evidentemente subito appreso, si metterà in luce più in là.
In una prima fase (quella della scuola materna) leggere questo libro vuol dire rimanere affascinati dai disegni e dalla storia vagamente fantastica. Poi piano piano crescendo, vorrà dire anche capire più in profondità la varietà dei significati che si trovano tra le righe.
Questo libro parla di un Paese che palpita in una ricca Valle dei Mulini.
Un giorno però si fanno strada nel Paese le “macchine perfette” che annientano i desideri delle persone, il vento cessa di soffiare e senza di esso anche i mulini interrompono il loro lavoro. Non c’è più bisogno di sognare o fantasticare, perchè la macchina perfetta ha sempre una soluzione.
I giorni scorrono noiosamente uno uguale all’altro, ma per fortuna non tutti smettono di sognare e così Anna, la sarta del Paese, nel voler aiutare un amico a realizzare un suo sogno, trova la chiave per riaprire le menti delle persone e far riaffiorare in loro i desideri per troppo tempo sopiti fino a far rivivere nel suo vecchio splendore tutta la Valle insieme ai mulini fermi da tempo.
Un libro dedicato ai sogni, alla importanza dei desideri, ma anche una riflessione sui pericoli della eccessiva industrializzazione, che porta ad inaridire le menti e a far perdere di spontaneità gli uomini.
Edito da Terre di Mezzo Editore, scritto da Noelia Blanco e illustrato da Valeria Docampo, entrambe argentine, in questo testo la storia è ben miscelata con le illustrazioni, molto belle e distintive, che ben seguono gli eventi, tornando ad essere più luminose quando i sogni riprendono vita nella Valle.
Trovo molto bella la scelta di affidare ai Mulini e al vento questi messaggi. Nel mio immaginario c’è un che di romantico in questo e di ante tempo. Il mulino è visto come un “lavoratore” silente che in sinergia con il vento produce prodigi (pensiamo alla meravigliosa Olanda che oggi basa la sua indipendenza elettrica soprattutto sui mulini).
E non ultimo Anna, una bellissima bambina dai capelli rossi che non abbandona la sua voglia di sognare.
Questo forse è l’insegnamento più bello del libro:
E’ dai bambini che bisogna ricominciare. E’ da loro che potremo cambiare il futuro di tutti.
Stimoliamoli e cerchiamo di alimentare i loro desideri, perché solo custodendo sogni nel cassetto troveranno la forza per affrontare le difficoltà e raggiungere i propri scopi.

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