Prima o poi, c’è sempre una prima volta.
La prima volta in cui tu e tuo marito riuscite ad uscire per cena senza prole al seguito.
Dopo quasi quattro anni dalla nascita del nostro piccoletto, noi non lo avevamo mai fatto.
Non abbiamo aiuti e causa lavoro full time di entrambi, abbiamo a volte anche necessità di avvalerci di una babysitter durante il giorno, ma non abbiamo mai pensato di prolungare questa richiesta anche per cena.
Ci siamo abituati così. Ogni volta che andiamo a cena fuori, parte la ricerca del locale family friendly e ci muoviamo e rientriamo sempre ad orari “da bambini”.
Da settembre scorso la persona che ha trascorso con mio figlio molti pomeriggi dalla sua tenera età di 18 mesi, ha trovato lavoro in un’altra città.
E così purtoppo è da un po’ che non la vediamo.
Mio figlio la cerca molto e ne parla spesso, a volte mi chiede di telefonarle oppure di scriverle una lettera, ma per ora non abbiamo più possibilità di passare del tempo con lei.
La scorsa settimana però, proprio lei mi ha chiamato per dirmi che il fine settimana successivo sarebbe venuta a trovarci e che le avrebbe fatto piacere passare un po’ di tempo con il bambino.
Mio figlio, al solo udire il suo nome, è saltato dalla gioia. Ha davvero un grandissimo affetto nei suoi confronti.
In base ai suoi impegni, la ragazza mi chiedeva di poter stare con il bambino nelle ore del pomeriggio fino all’ora di cena nella giornata di venerdì.

E a quel punto l’idea!
Venerdì scorso, 6 Maggio, era la serata Club Illumilibro di cui io sono co-fondatrice e nel quale fino a prima di diventare genitori io e mio marito partecipavamo sempre insieme.
Dopo l’arrivo del pargoletto, per un po’ di tempo abbiamo partecipato trutti e tre, ma poi ha cominciato a diventare complicato – un bambino vuole le sue attenzioni – e quindi, da almeno due anni a questa parte, ho sempre aderito da sola, lasciando i due uomini a casa.
Però l’idea di essere nel Club ancora una volta insieme, io e lui, mi stuzzicava. Come ai vecchi tempi.
E allora ho chiesto alla ragazza la sua disponibilità per cena in modo da gestire tutte le procedure del dopo cena, compresa “la messa a nanna”.
Non nascondo che ero molto preoccupata.
Finora la fase dell’addormentamento, anche quando non particolarmente complicata, è sempre stata gestita da me o dal suo papà.

Ma abbiamo pensato che fosse importante provare, per il raggiungimento dell’indipendenza di tutti.

E alla fine le cose sono andate bene e così la nostra serata è stata la nostra prima volta.
Certo, non è stata una serata romantica, solo io e lui. Ma poco importa. Abbiamo trascorso del tempo in compagnia, facendo cose che ci piacciono, sapendo nostro figlio al sicuro e amato.

Ovviamente non sto neanche a dirvi quante volte ho guardato il cellulare, accertandomi che ci fosse campo e che non ci fosse alcuna telefonata persa. E la conversazione in macchina nel tragitto da e verso casa, ve lo potete immaginare, no? Gli saremo mancati? Avrà pianto? Sarà riuscito ad addormentarsi?

Una serenità immensa ci ha pervaso quando rientrando, verso mezzanotte, lo abbiamo visto dormire beato nel suo lettino.
L’esperimento era riuscito.
Adesso non resta che riprovarci ancora una volta!
L’immagine è tratta da Pixabay

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *