Ormai non è più un segreto quanto ami la lettura e quanto ritenga importante abituare fin da neonati i bambini ad ascoltare storie, ad avvicinarsi al meraviglioso mondo dei libri, quelli veri, quelli fatti di carta, di immagini e tanta fantasia.

 Apprezzo tantissimo e seguo da anni l’impegno di Nati per Leggere, un programma – promosso dalla Associazione Culturale Pediatri insieme all’Associazione Italiana Biblioteche – volto a sostenere la lettura di libri per bambini da parte degli adulti. Perché come si legge sul loro sito: “Ogni bambino ha diritto ad essere protetto non solo dalla malattia e
dalla violenza ma anche dalla mancanza di adeguate occasioni di sviluppo
affettivo e cognitivo
“.
Seguendo questa filosofia, in casa mia non mancano mai libri, per bambini, ma non solo.
Non mancano manuali, riviste, giornali. Perchè tutto è curiosità e da qui conoscenza.
Cerco di mostrare a mio figlio come il libro (quel fantastico aggregato di carta) sia lo strumento per imparare, per nutrire il nostro sapere.
Viviamo in un mondo altamente tecnologico e pur non essendo assolutamente contraria all’utilizzo degli strumenti digitali perché anch’essi, se usati bene, sono un tramite importante di diffusione delle informazioni, cerco comunque di privilegiare il cartaceo.
Se ad esempio devo preparare qualcosa di complicato per cena, uso un libro di ricette, lo posiziono sul mio leggio sul piano di lavoro e in questo modo mostro, tramite l’esperienza diretta, come il buonissimo manicaretto che sto preparando venga fuori dalle pagine di un libro.
Avendo un bambino di poco più di tre anni, finora il momento della lettura è stato anche un momento di condivisione degli affetti con mamma e papà. Leggere sulle gambe di mamma, oppure abbracciati nel letto prima di andare a dormire ha contribuito a consolidare il legame emotivo genitori/figlio e ad accompagnare il bambino nel viaggio della lettura.
Oltre a tutto ciò esposto fin qui, nella mia opinione, esistono altri tre buoni motivi per abituare i bambini alla lettura.
1. Coloro che sono abituati ad ascoltare storie, avranno più chance di diventare dei buoni ascoltatori.
2. Seguendo l’innato spirito di emulazione di tutte le attività di mamma e papà e degli adulti in genere, avranno anche più possibilità di diventare degli ottimi comunicatori.
3. Ed infine, essendo abituati a seguire il ritmo della storia e degli eventi in essa raccontati, impareranno a rispettare i tempi degli altri, aumentando così la possibilità di avere relazioni più affidabili.
Ovviamente un ruolo fondamentale lo svolge la famiglia, che deve però essere affiancata dalle istituzioni scolastiche, promuovendo attività di lettura e di contorno.
In questi ultimi anni, si iniziano a vedere molte iniziative rivolte in questo senso sia da parte di educatori più sensibili all’argomento che di biblioteche o centri culturali.
Ma ancora molto si deve fare.
Troppo spesso mi capita di vedere bambini sommersi di giochi, regali di ogni tipo, tablet e smartphone in età sensibilmente troppo poco matura.
Aiutatiamoci a diffondere questo interesse.
Regaliamo libri ai nostri bambini.
E nei limiti delle nostre possibilità lavorative, regaliamo loro tempo per momenti di lettura condivisa.
Non importa essere attori, basta crederci!
Potreste iniziare a seguire questi piccoli semplici consigli e se vorrete, ci ritroveremo di nuovo qui per parlare ancora di questo argomento.

 

L’immagine è tratta da Pixabay

2 Replies to “Tre buoni motivi per leggere ai bambini”

    1. WOW! Ciao e grazie mille della nomination 🙂
      Aderisco volentieri all'iniziativa.
      Nei prossimi giorni ti segnalerò il mio post.
      Grazie ancora e a presto!
      Federica

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *