In periodo di carnevale sono molte le attività creative da fare con i bambini, prime fra tutti, la costruzione di una maschera.
Il laboratorio per famiglie al quale abbiamo partecipato sabato 6 Febbraio scorso però ha qualcosa di diverso ed unico.
Rivolto a bambini dai 4 anni in su unisce l’arte iconografica a quella espressiva corporea e teatrale e alla creatività individuale, il tutto accompagnata da una squisita merenda all’insegna del bio e naturale preparata da GingerLab.
Il laboratorio è stato condotto dalla bravissima Sara Della Bianchina – operatrice didattica che opera nelle province di Pisa, Lucca, Massa Carrara e La Spezia – e che con grande naturalezza ha portato i bambini nel mondo dell’arte partendo dall’osservazione di un quadro di Joan Miró, il Carnevale di Arlecchino.
E’ stato veramente interessante vedere come i bambini (anche i più piccoli) fossero a loro agio in questo contesto e coinvolti nella ricerca degli strani personaggi all’interno del dipinto.
Si sono divertiti ad immaginare storie dietro ai buffi e colorati elementi e finalmente a individuare e riconoscere anche la figura di Arlecchino. Non una sterile osservazione, ma una partecipazione attiva e divertita in cui ogni bambino ha immaginato il proprio personaggio.

A questo punto l’attività ha virato verso la creazione artistica delle proprie maschere di Arlecchino.

Bambini e genitori hanno iniziato a colorare e giocando insieme hanno potuto realizzare le loro creazioni in maniera fantasiosa aggiungendo particolari alla maschera, chi orecchie da gatto, chi più spaventose da drago e chi ha tentato di riprodurre il corno dipinto da Miró.

Ad aggiungere forza ed energia a questa giornata è stato il coinvolgente e accogliente ambiente del Teatro Labile a Pisa, gestito da una gentilissima Sabrina Iannello che insieme ad una sua giovane collaboratrice (Federica Maruccia) ha dato vita alla terza parte di questo laboratorio, trasformandolo in una vera e propria festa di Carnevale.
La sartoria del Teatro ha messo a disposizione abiti e accessori con cui tutti quanti si sono divertiti a diventare qualcun altro, a impersonare un poliziotto, o una principessa delle fiabe, e tanti altri originali personaggi.
E in questi panni grandi e piccini guidati da Federica hanno lavorato sulla ricerca delle espressioni corporee, passando attraverso semplici camminate interpretative fino a far prendere corpo al gruppo e farlo sentire parte di una allegra festa.
Una bella giornata all’insegna della professionalità e passata in compagnia di persone che si sono messe in gioco e hanno compreso lo spirito della giornata.
Cosa aggiungere altro?
Non vedo l’ora di partecipare ancora a questo tipo di laboratori.
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In questo modo non correte il rischio di perdervi qualche interessante evento .
Nelle immagini, Il Carnevale di Arlecchino di Joan Miró e la foto delle maschere realizzate dalla nostra famiglia

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